“[…] Molti anni fa venni invitato a insegnare meditazione nella scuola cattolica di mio figlio. Nel corso della giornata avrei dovuto intervenire in numerose classi di terza media durante l’ora di religione. Quando arrivò la prima classe chiesi agli allievi di sedersi al proprio posto, chiudere gli occhi e portare l’attenzione sul respiro. Proseguì impartendo istruzioni meditative piuttosto tradizionali. Fu un mezzo fallimento. Alla fine della lezione non ci fu una sola domanda o commento. Capì che con la classe successiva avrei dovuto trovare un approccio diverso e più coinvolgente. Proposi loro di cominciare sistemando i banchi a coppie, se possibile mettendosi accanto un compagno di loro gradimento. Poi cominciai a introdurre le nuove istruzioni di meditazione: “Oggi vorrei insegnarmi come si fa baciare davvero bene.“ Gli abitualmente apatici allievi di terza media alzarono la testa e spalancarono gli occhi. In fondo all’aula l’insegnante sembrava un po’ allarmato e si schiarì la gola per attirare la mia attenzione. Continuai: “quando baciate qualcuno volete essere presenti all’esperienza. Non volete che l’altra persona guardi fuori dalla finestra. Non volete che controlli i messaggi sul telefonino. Il bacio è un atto intimo. Nei momenti migliori, impegna ogni vostro senso. Volete poter vedere, udire, odorare, gustare e toccare in modi che siano intensi, freschi e vivi. Idealmente volete sentire pienamente il cuore e così osservare la mente con curiosità. È difficile che riusciate ad aprirvi a questa esperienza se non avete coltivato l’abitudine all’attenzione. Dobbiamo imparare a baciare l’attimo.“ Come avrete immaginato l’interesse degli studenti per la meditazione aumentò notevolmente. Ora, con un’intenzione ispirata, erano genuinamente motivati a impegnarsi nella pratica. Nella scuola si diffuse rapidamente la voce che gli allievi di terza non dovevano prendere la lezione di religione tenuta da un insegnante ospite piuttosto singolare. La consapevolezza è una capacità della mente di acquietarsi, raccogliersi e prestare attenzione a un dato oggetto. La meditazione è un modo di coltivare tale capacità. È molto simile ad andare in palestra per mantenere in forma il corpo o fare una doccia per mantenersi puliti. La meditazione di consapevolezza è una buona igiene mentale. […]”
(Tratto da “Bacia l’attimo”, di Frank Ostaseski, in SATI, settembre-dicembre 2018).

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