Tutto dipende dal modo che scegliamo di vedere le cose

“[…] devi capirlo: che le cose sono una vite che continua a girare, senza fine, che procura tristezza e dolore. E il tuo continuo lamentarti del tuo destino, aumenta solo la tua infelicità. Ti togli a priori la possibilità di sorridere di qualcosa e in questo modo persino il tuo mal di stomaco peggiorerà. Se tu avessi un amico il quale si lamentasse amaramente anche lui di tutto, cercheresti senza dubbio di calmarlo e di fargli vedere il mondo sotto un’altra luce. Perché allora non provi ad essere amico anche di te stesso? Dico seriamente, ci si dovrebbe volere
po’ di bene, perché spesso tutto dipende dal modo che scegliamo di vedere le cose. […].
Bisogna prendere partito per se stessi e non contro. E come se fossimo degli eloquenti avvocati che, se vogliono, possono trovare anche dei motivi per essere soddisfatti.
Ho sempre notato che gli esseri umani si lamentano del loro lavoro senza pensare e, a volte, quasi per compiacenza. Se però si spingesse poi a parlare non di quello che devono sopportare della loro professione, ma di quello che in essa sono in grado di fare, diventerebbero degli accesissimi poeti.
Prendiamo un esempio: piove leggermente, siete per strada, aprite l’ombrello. È sufficiente. A che serve aggiungere il tipico commento: “ancora questa pioggia!”. Non serve a eliminare la pioggia, né le nuvole e neppure il vento. Perché allora non dire: “ma che bella pioggerella!”. Certo, direte, questo commento non servirà contro la pioggia, ma a voi sì: ne sarete riscaldati, perché è proprio questo l’effetto della piccola gioia, e vi  troverete quindi nella situazione in cui, anche se piove, non vi raffredderete.
Prendete ora gli altri esseri umani così come la pioggia. Non è così facile, direte. Eccome! Con le persone è persino più semplice che con la pioggia! Perché se la pioggia non vi regala un sorriso sulle labbra, le persone invece sì. La gentilezza degli altri, infatti, si lascia spesso ricambiare con un sorriso e questo rende le cose meno tristi e meno noiose. Prescindendo poi dal fatto che trovate molto facilmente delle scuse per voi stessi se provate a verificare in voi stessi almeno una volta. Marco Aurelio si diceva ogni mattina: “oggi incontrerò qualche chiacchierone bugiardo e noioso, ma è così solo a causa della sua ignoranza”.
(Émile-Auguste Chartier, detto Alain)

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