Il sintomo

“[…] La via della consapevolezza consiste nell’accettarci così come siamo in questo momento, con o senza sintomi, con o senza dolore, con o senza paura. Invece di rifiutare la nostra esperienza come indesiderabile, ci chiediamo: «Che cosa mi dice questo sintomo? Che cosa mi rivela del mio corpo e della mia niente in questo momento?»
Ci permettiamo, almeno per un momento, di entrare nella piena sensazione del sintomo. Questo richiede coraggio, specialmente quando il sintomo è doloroso o quando abbiamo paura della morte. Ma puoi almeno fare un piccolo esperimento, avvicinarti un pochino al sintomo, diciamo per dieci secondi, tanto per guardarlo po’ più da vicino.
Quando facciamo questo, incontriamo anche le emozioni che il sintomo ci provoca. Se proviamo rabbia, rifiuto, paura, disperazione o rassegnazione, cerchiamo di osservare anche queste cose il più spassionatamente possibile. Perché? Per la sola ragione che è la nostra esperienza in questo momento. Questo è il luogo in cui ci troviamo. Se vogliamo guarire e muoverci verso un maggiore benessere, dobbiamo partire da dove siamo, non dà dove vorremmo essere. […]”
(Jon Kabat Zinn)

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