La paura

[…] Per me la paura è come quando vedi un serpente. Se vediamo un serpente, la reazione immediata è di prendere un bastoni: a quel punto o lo ammazzi o scappi.
questo è l’istinto primordiale più stupido del mondo. lnvece quando hai paura dovresti fermarti, fare un passo indietro, uno solo, per rispetto della paura.
Nel caso del serpente, se fai un passo indietro, riesci a guardare meglio, magari ti accorgi che il serpente sta mangiando, che prende il sole, che non ti vuole azzannare.
Con la paura sentiresti già il morso alle caviglie, se invece ti fermi e guardi meglio, scopri che la realtà spesso diversa da quello che la paura ti fa vedere.
Così è nell’amore: la paura più grande è quella di essere abbandonati. Quando hai paura di essere abbandonato diventi velenoso, aggredisci o scappi.
Anche lì dovresti riuscire a fare la stessa cosa: fare un passo indietro, fermarti. Magari il tuo uomo, la tua donna non ti vuole abbandonare, magari sei te che in quel momento hai
bisogno di attenzioni e trasformi quel bisogno in paura; così ti convinci che tutto è finito, mentre la realtà è ben diversa. […]”
(Don Luigi Verdi)

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