[…] che il dolore chieda di essere ascoltato è, se cipensiamo, normale. E’ tipico che quando qualcuno sta male parli di sè, si idchiari, manifesti il disagio con l’affermazione della propria persona, perchè in ultima analisi sta formulando una richiesta d’aiuto. Il dolore vuole essere ascoltato, chiede di essere ascoltato. E se è vero che è una delle caratteristiche dell’esistenza, allora è un po’ come se ogni parte dell’universo, ogni singolo atomo chiedesse di essere visto, di essere ascoltato […]”
(Francesco Sferra)
Archivio mensile:Marzo 2015
Cambiamento di data : Il corso Decondizionare e Trasformare le Credenze Limitanti è stato posticipato all’ 11 e 12 aprile 2015
Per motivi organizzativi e logistici il corso Decondizionare e Trasformare le Credenze Limitanti è stato spostato all’11 e 12 aprile 2015. Mi scuso con chi si è già iscritto.
Bello…
“Anche se giriamo tutto il mondo in cerca di ciò che è bello, o lo portiamo già in noi, o non lo troveremo mai.“
(Ralph Waldo Emerson)
Cambiare
“Tutti pensano di cambiare il mondo, nessuno di cambiare se stesso.“
(Lev Nikolaevic Tolstoj)
Decondizionare e Trasformare le Credenze Limitanti – 11 E 12 APRILE 2015
Nel nostro quotidiano ci sono delle scelte che facciamo, modalità di reagire che spesso vanno in direzione contraria a quello che desideriamo (ci mettiamo a dieta e poi ci abbuffiamo, desideriamo essere liberi e non riusciamo a staccarci dalle persone, desideriamo relazioni affettive e invece creiamo conflitti), e non ci spieghiamo come mai. Le credenze limitanti sono delle convinzioni registrate a livello non cosciente che organizzano le nostre risposte agli eventi della vita (“non valgo, sono debole, sono incapace”) e hanno più potere dei nostri desideri coscienti perché sono agganciate a dei condizionamenti affettivi antichi. In questo seminario lavoreremo per portare alla luce il condizionamento limitante, e lo trasformeremo secondo le qualità e indicazioni della nostra natura più profonda.
Conduce la dottoressa Massimiliana Molinari
Per consentire a tutti i partecipanti un lavoro profondo il gruppo è a numero chiuso.
informazioni e iscrizioni
tel 3396788142 – mail : psicoterapiaecrescitaumana@gmail.com
Mercoledì 18 marzo – Meditazione Nadabrahma – Ingresso gratuito
Serietà e pratica della presenza….
<<[…] La serietà è la rigidità del “come devo essere”, e in questo modo mi scollego da me stessa […]. La pratica della presenza è mettermi qui e guardare cosa sta accadendo, senza giudizio […]>>.
“Se fai ciò che hai….”
“Se fai ciò che hai sempre fatto, otterrai ciò che hai sempre ottenuto.“
(Anthony Robbins)
Passaggi di Pratica della Presenza
La pratica della presenza non segue un percorso lineare, ma ci sono dei passaggi che ritornano nell’esperienza delle persone, e che ho trovato espresse in modo chiaro da E.Tolle in queste parole : ” Da principio diventate consapevoli di quanto raramente la vostra attenzione è davvero nell’Adesso. Ma sapere di non essere presenti è un grande successo: quel sapere è presenza, anche se inizialmente dura appena un paio di secondi di tempo orario prima di andare perduto. Poi con una frequenza crescente voi scegliete di focalizzare la vostra consapevolezza sul momento presente anzichè sul passato o sul futuro, e quando vi rendete conto che avete perduto l’Adesso, siete in grado di rimanervi non soltanto per un paio di secondi ma per periodi più lunghi se percepiti dal punto di vista esteriore del tempo orario”
La solitudine….
“La solitudine scompare quando siamo a nostro agio in sua presenza.“
(Detto zen)