Archivio mensile:Marzo 2014

Prendere in giro se stessi

“[…] Questo rendersi conto che non siamo soli ad essere colpiti dalla sventura, ad avere passioni non soddisfatte, sentimenti non corrisposti, aspirazioni non appagare; che il nostro dolore non è che una goccia nel gran mare del dolore umano, è uno dei mezzi più efficaci e più nobili per attenuarlo e trascenderlo. Quanto poi alle esuberanze emotive ed impulsive dovute a piccole contrarietà, alle ‘punture di spillo’  a cui siamo soggetti nella vita quotidiana, i nostri scatti d’ira, le nostre insofferenze, i nostri malumori, le nostre suscettibilità, che riescono spesso ad avvelenarci la giornata, vi è un mezzo per liberarcene: è quello di prendere in giro se stessi“.

(Roberto Assagioli – Psicosintesi – Ed. Astrolabio)

Mercoledì 2 aprile – Meditazione di consapevolezza, radicamento e sostegno – Ingresso libero

Mercoledì 2 aprile – Meditazione di consapevolezza, radicamento e sostegno: tramite una semplice visualizzazione entreremo in contatto con il “qui ed ora”, radicandoci, e così sperimentare e richiamare la nostra stabilità  – Ingresso libero
presso il Centro di Psicoterapia e Crescita Umana, via Marsala 11 – Firenze Ore 20,30

Pratica di consapevolezza, radicamento e sostegno: tramite una semplice visualizzazione entreremo in contatto con il “qui ed ora”, radicandoci, e così sperimentare e richiamare la nostra stabilità
Meditazione introdotta e condotta da Roberto Di Ferdinando

orario: dalle 20,30 alle 21,45 circa

Si consiglia un abbigliamento comodo e nella sala di meditazione si accede senza scarpe

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.
Per info e prenotazioni: roberto.diferdinando@tin.it – cell.:3339728888

Eros e Logos

Eros, che in greco vuol dire amore nel suo senso più vasto, indica l’impulso vitale, primordiale, la tendenza che dà origine agli istinti fondamentali di conservazione, di aggressione, di riproduzione, che si differenzia poi nei vari impulsi, desideri umani, che si affina nei sentimenti più delicati, che si sublima nelle aspirazioni più alte; l’Eros è vita palpitante, fiamma travolgente, forza propulsiva, calore, fuoco.

Il Logo invece è il principio direttivo, ordinatore, regolatore della vita. Esso tende a raccogliere e ad incanalare il tumultuoso torrente, la fiumana torbida dell’Eros entro rive diritte e salde, avviandolo verso una meta prevista. Il Logos tende sempre a modellare la diffluente plastica sostanza vitale e psichica in forme ben definite. Il Logos è legge, disciplina; è ordine, armonia, bellezza; è ritmo e misura; è intelligenza e ragione; comprensione e Luce.
Eros e Logos non si trovano mai allo stato puro e assolutamente divisi: senza la presenza di entrambi non vi è vita. Eros non sarebbe che forza cieca del tutto incomposta che non si trova neppure nella materia inorganica. […] uno dei nostri compiti fondamentali è quello di combinare in giuste proporzioni, di fare una sintesi feconda di Eros e Logos.
(Roberto Assagioli – Psicosintesi – Ed. AStrolabio)

Il respiro

Nonostante sia la funzione più vicina a noi, e più vitale, raramente ne siamo consapevoli. Il respiro accompagna ogni funzione della nostra vita, seguendo il ritmo dei nostri pensieri, modulandosi con l‟intensità delle emozioni, con lo sforzo fisico, connettendo ogni fibra dell‟Essere, i nostri centri vitali. Noi viviamo tutta la vita con un respiro corto e superficiale. Raramente proviamo gratitudine per il respiro e riconosciamo il debito che abbiamo contratto con la nostra prima boccata d‟aria.

(D’Anna – La Scuola degli Dei)

Autosservazione

Molti anni di autosservazione e molti sforzi ti saranno necessari prima di realizzare che quelle circostanze avverse che ti sembrano oggettive, esterne, indipendenti dalla tua volontà, sono in realtà tue creazioni. Gli ostacoli che incontri sono la materializzazione di un canto interno di dolore che da sempre si leva dalle parti più buie del tuo Essere.

(D’Anna – La Scuola degli Dei)

Conoscere noi stessi

Il gran metodo per ottenere dalla natura una conoscenza qualsiasi è il metodo sperimentale. Gli studiosi della natura non rimangono più a casa a specularla; essi escono ad interrogarla direttamente…Non contentiamoci dunque di speculare su ciò che possiamo essere e su ciò che potremmo essere in speciali circostanze. Mettiamoci alla prova, vediamo di scoprire, per mezzo dell’azione, ciò che siamo. interroghiamoci così come faremmo per acquistare qualche nuova conoscenza della natura…

(padre Maturin, Dalla conoscenza e del governo di sé)

Il distacco è un posizione intima

“Esiste un altro modo di dominare la pienezza dal di dentro, anziché dal di fuori, trasformandola, anziché mutilandola, ed è il distacco. Il distacco è una posizione intima, per cui lo spirito non si immedesima più ciecamente coi vari momenti e movimenti della psiche, ma, pur vivendo appieno il suo flusso, ne sta di fuori.”

(Roberto Assagioli – Psicosintesi – Ed Astrolabio)

Il Saggio

Il male consiste quindi non nelle cose o nelle forze che sono in noi, ma nel disordine, nell’anarchia, nella mancanza di disciplina, di armonia, di sintesi. Si tratta perciò di riconoscere il vero posto, la giusta funzione di ogni parte vivente di noi stessi, e questo si può riassumere con una sola, grande parola: saggezza.
Il saggio è l’uomo completo che tutto comprende, che tutto possiede: la vera forza, la vera efficienza, non clamorosa, ma salda, che opera sottilmente, calmamente, ma in modo profondo, sicuro, duraturo.
Come si acquista tale saggezza? Con la visione spirituale della vita, data dalla scoperta del proprio Centro superiore, dall’osservazione attenta e disinteressata di tuta la vita in noi, negli altri, nel Cosmo, dall’esperienza della vita
”.

(Roberto Assagioli – Psicosintesi – Ed. Astrolabio)

Rafforzare il Centro Cosciente

Per poter allargare il campo della coscienza, estenderne la periferia, assimilare e dominare altri ‘contenuti’, occorre che il potere centrale sia ben saldo e forte. Se il nostro io non ha ancora il potere di dominare la parte cosciente della personalità, è tanto meno capace di dominare l’inconscio. Occorre quindi fare di pari passo l’esplorazione del subcosciente e rafforzare il Centro cosciente.
Il primo metodo per farlo, base necessaria per l’uso di tutti gli altri, è quello del distacco, della obbiettivazione, della non-identificazione.
Occorre intendere bene il senso del distacco: non è né repressione né condanna, né passività, né rinuncia, né insensibilità. E’ uno stato di piena vigilanza, consapevolezza, superiorità che – si noti – ha il doppio vantaggio di dare il dominio tanto del mondo interno quanto di quello esterno. Ma la distinzione fra mondo esterno e mondo interno è relativa: il mondo esterno non può ‘toccarci’ se non diviene interno, cioè un fatto o uno stato di coscienza. La lotta è dentro di noi: qui è il campo di battaglia, anche quando la lotta viene proiettata all’esterno.

(Roberto Assagioli – Psicosintesi – Ed. Astrolabio)